Nel capitolo XXIII della Regola non bollata, appare una lunga e accorata esortazione di Francesco alla preghiera e al rendimento di grazie, rivolta ad ogni essere umano della terra.
E' un testo illuminante sulla vastità e profondità del cuore di Francesco d'Assisi, che si rivolge da fratello a tutti, senza alcuna distinzione, nella memoria piena di gratitudine e tenerezza del fatto che Dio Padre ha creato tutti e tutti accoglie e salva nell'unico oceano della sua Misericordia.
Il valore profondamente "cattolico", vale a dire "universale", dell'esortazione di Francesco è di tale evidenza che il suo testo è stato inserito anche tra i documenti del sul sito della Santa Sede, al seguente link.
Ecco il testo tratto dalle Fonti francescane:
"Tutti coloro che vogliono servire al Signore Iddio nella santa Chiesa cattolica e apostolica: tutti gli ordini ecclesiastici: i sacerdoti, i diaconi, suddiaconi, accoliti, esorcisti, lettori, ostiari, e tutti i chierici, tutti i religiosi, le religiose, tutti i fanciulli, i poveri e i miseri, e i re e i principi, i lavoratori, i contadini, i servi e i padroni, tutte le vergini, le vedove e le maritate, i laici, gli uomini, le donne, tutti i bambini, gli adolescenti, i giovani, i vecchi, i sani, gli ammalati, tutti i piccoli e i grandi, e tutti i popoli, le genti, le razze, le lingue (Ap 7,9), tutte le nazioni e tutti gli uomini della terra, che sono e saranno, noi tutti frati minori, servi inutili (cfr. Lc 17,10), umilmente preghiamo e supplichiamo di perseverare nella vera fede e nella penitenza, poiché diversamente nessuno può essere salvo.
Tutti amiamo con tutto il cuore e con tutta l’anima (Dt 6,5), con tutta la mente, con tutta la capacità e la fortezza, con tutta l’intelligenza, con tutte le forze (Mc 12,30-33) (Lc 10,27), con tutto lo slancio, con tutto l’affetto, con tutti i sentimenti più profondi, con tutto il desiderio e la volontà il Signore Iddio, il quale a noi ha dato e dà tutto il corpo, tutta l’anima, tutta la vita; che tutti ci ha creato e redento, e che ci salverà per sua sola misericordia. Lui che ogni bene fece e fa a noi miserevoli e miseri, pieni di putrido fetore, ingrati e cattivi".