Si è conclusa la decima edizione di Assisi Pax Mundi. Un’edizione da incorniciare che ha portato ad Assisi 12 gruppi corali provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. Oltre 250 partecipanti, 8 concerti gratuiti nei luoghi francescani e una Messa Solenne. Sono questi i numeri che descrivono, solo in parte, quattro giorni di incontro e confronto che resteranno impressi nella memoria dei partecipanti, degli organizzatori e di tutto il pubblico.
La rassegna di musica sacra francescana si è svolta proprio nello spirito del dialogo attraverso la musica e ha coinvolto moltissime persone: grandissimo successo di pubblico nelle chiese che hanno ospitato i concerti, tantissimi gli spettatori anche da casa, infatti grazie alle dirette social gli appuntamenti sono stati seguiti da ogni parte d’Italia.
A raccontare il significato profondo di Assisi Pax Mundi è Padre Peter Hrdy OFM conventuale, direttore della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi: “Siamo ad Assisi, qui dove lo spirito di Frate Francesco ci accoglie come fratelli. Attraverso il nostro cantare abbiamo rivissuto le esperienze di Francesco e siamo stati toccati dallo spirito di Assisi, uno spirito di comunione e di dialogo. Questo spirito si è incarnato in questi eventi che ci hanno permesso di incontrarci ed entrare in comunicazione profonda”.
Assisi Pax Mundi ha portato a un incontro profondo. Durante i giorni della rassegna ad Assisi si sono incontrate diverse regioni e nazioni, ma anche persone di età differenti e stili musicali diversi sono stati momenti unici e irripetibili. E’ proprio questo il filo rosso che attraversa tutte le edizioni di Assisi Pax mundi, qui i cori entrano in dialogo, non per competizione, ma con spirito di accoglienza. “Il verbo si fece carne”: “Questo è stato il tema di questa decima edizione – spiega Padre Peter Hrdy - che ci ha spinti a prendere coscienza che il nostro Dio è un Dio che si fa toccare ed è quando le persone si raggruppano e collaborano possiamo percepirlo e sentirlo”.
Due i momenti centrali della manifestazione, il concerto conclusivo, che sabato sera ha portato tutti i gruppi corali nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. Un grande concerto con tante voci diverse che si sono armonizzate nello spirito di Assisi Pax Mundi. Alla serata ha partecipato anche Stefania Proietti, sindaco di Assisi. “La pace è nel nome stesso di questo evento – ha detto Stefania Proietti, prima di consegnare le targhe commemorative – un evento che per noi è molto importante perché la pace si costruisce giorno per giorno, anche con i piccoli gesti”. L’altro momento culminante della rassegna è stato la santa Messa di domenica mattina, che ha visto tutti i partecipanti cantare insieme per celebrare l’Eucarestia.
La manifestazione 2023 prevede anche un evento speciale conclusivo durante il quale il coro Veritas di Tokio si esibirà insieme alla Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, proprio nello spirito dell’incontro e del confronto. L’appuntamento è per sabato 28 ottobre alle ore 21, presso la Basilica Superiore di San Francesco in Assisi.