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Arriverà ad Assisi sabato 3 settembre la staffetta a piedi che, dopo 800 anni e lungo quasi 2.000 chilometri per 3 milioni di passi e 92 tappe, sta ripercorrendo il «primo cammino» di frate Antonio verso il grande Capitolo delle stuoie dove incontrò Francesco d’Assisi. Un pellegrinaggio a cui tutti possono unirsi, accompagnando fisicamente per un tratto, con i marciatori della staffetta, anche una reliquia ex ossibus di sant’Antonio stesso, custodita in uno speciale zaino e affidata alla comunità cristiana che tappa dopo tappa la accoglie. L’iniziativa costituisce il cuore di «Antonio 20-22», il progetto pensato per valorizzare il triennio di ottocentenari antoniani.

All’inizio della primavera 1221, il giovane sacerdote Antonio di Lisbona arrivò per la prima volta in Italia come naufrago, a Capo Milazzo. Reduce da una missione fallimentare in Marocco, scosso dal viaggio tempestoso, malato in terra straniera, restò anche profondamente colpito dalla testimonianza di due francescani martirizzati di cui vide le salme rientrare dalle coste africane. In un momento tanto drammatico della sua vita, volle seguire le indicazioni dei frati francescani di Messina e mettersi in cammino verso Assisi, dove frate Francesco per il 30 maggio di quell’anno aveva convocato tutti i suoi seguaci.

Nel contesto del triennio di celebrazioni antoniane 2020-2022, una staffetta commemorativa sta ripercorrendo il cammino di frate Antonio da Capo Milazzo (partenza 30 giugno) fino ad Assisi. Sabato 3 settembre una ventina di giovani, guidati da fra Massimiliano Patassini, direttore editoriale del «Messaggero di sant’Antonio», e fra Nicola Galiazzo, dell’equipe «Pastorale dell’arte» alla Basilica di Sant’Antonio in Padova, giungerà da Spello in tarda mattinata a Santa Maria degli Angeli e quindi, nel primo pomeriggio, alla Basilica di San Francesco in Assisi, dove la reliquia di s. Antonio rimarrà anche per tutta la giornata di domenica 4 settembre. Particolare rilievo di «accoglienza» e poi di «saluto» acquisteranno così rispettivamente i vespri del sabato e della domenica, celebrati in Basilica con la fraternità del Sacro Convento.

Lunedì 5 settembre, dopo le lodi delle ore 6.30, la staffetta ripartirà diretta a Valfabbrica. Proseguirà poi fino a Forlì, dove il 24 settembre 1222 Antonio venne chiamato all’ultimo istante, in assenza del predicatore designato, a prendere la parola in una importante celebrazione, rivelando così il grande dono che aveva ricevuto nell’annunciare con sapienza e passione il Vangelo. Il cammino commemorativo terminerà naturalmente nella Basilica di Padova, dove arriverà domenica 9 ottobre.

Sul sito www.antonio2022.org e sui social media dedicati verrà a breve pubblicato il programma ulteriormente dettagliato delle giornate assisane, affinché quanti lo desiderano possano cogliere l’opportunità di affiancare l’ evento. Chiunque può coinvolgersi, camminando anche solo un chilometro, una tappa o più tappe della staffetta, senza necessità iscrizione. Basta affiancare il gruppo e mettersi al passo con i camminatori.

L’esperienza è proposta dalle diverse realtà della famiglia antoniana che ruotano attorno alla Basilica del Santo a Padova: la Basilica stessa, la Provincia dei frati conventuali, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani - Nord Italia, la Peregrinatio antoniana, Caritas Antoniana onlus.
«Antonio 20-22» è patrocinato dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese: i frati francescani, conventuali, minori, cappuccini e del Terz’Ordine regolare, con l’Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d’Italia; le clarisse, con le loro Federazioni in Italia; le suore francescane di vita attiva, con il MoReFra - Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS - Ordine francescano secolare d’Italia).
Anche i 42 vescovi delle diocesi attraversate dalla staffetta sono stati coinvolti in questa che si presenta anzitutto come un’esperienza di fraternità.