𝑻𝒓𝒆 𝒅𝒐𝒎𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒂 : stavolta incontriamo un frate che arriva dalle Filippine ma vive ad Assisi ormai da quasi trent'anni. Con lui parliamo dell'importanza del lavoro nella nostra vita.
San Francesco d'Assisi si mostrava molto consapevole dell'importanza del lavoro, in particolare di quello manuale. Raccomandava ai suoi frati nella Regola non bollata:
"E i frati che sanno lavorare, Iavorino ed esercitino quel mestiere che già conoscono, se non sarà contrario alla salute dell'anima e può essere esercitato onestamente.
Infatti dice il profeta: Mangerai il frutto del tuo lavoro; beato sei e t'andrà bene; e l'Apostolo: Chi non vuol lavorare, non mangi; e: Ciascuno rimanga in quel mestiere e in quella professione cui fu chiamato. E per il lavoro prestato possano ricevere tutto il necessario, eccetto il denaro.
E quando sarà necessario, vadano per l'elemosina come gli altri poveri".
(Regola non bollata, VII. Del modo di servire e lavorare, 3-8 : FF 24)
In effetti quando Francesco chiedeva l'elemosina lo faceva soprattutto per i lebbrosi, ma cercava di provvedere a se stesso invece con i lavori più umili, come quello delle raccolte agricole periodiche.
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