Il concerto “Con il cuore” è l’evento più caratterizzante, conosciuto e mediaticamente significativo di un’attività di aiuto e sostegno a persone, famiglie, realtà sociali – sia in Italia che nel mondo – che noi frati francescani portiamo avanti da sempre, in tanti modi diversi. Dai piccoli conventi alla grande Basilica di Assisi molti nostri frati sono impegnati in innumerevoli opere di solidarietà che li vedono di volta in volta protagonisti diretti, oppure promotori, o catalizzatori di risorse economiche e di competenze che vanno tutte a vantaggio di coloro che sono in difficoltà, spesso mettendosi in rete con altre realtà.
Tutto questo nel segno della condivisione, sapendo che, come san Francesco ci insegna, tutto è dono e tutto va riconsegnato e che, aggiungo, non riusciamo a star bene sapendo che altri stanno male. Quante realtà di aiuto si sono sviluppate nel corso della storia in ambito francescano, dalle mense solidali – che anche con questa iniziativa sono state sostenute negli ultimi anni e saranno ancora oggetto di attenzione – ai centri di formazione, perché non solo si venga incontro ai bisogni urgenti e primari ma anche perché si sviluppino competenze per diventare autonomi e magari iniziare ad aiutare altri.
Accanto ai grandi progetti che anche quest’anno desideriamo sostenere ci sono le microrealizzazioni in Italia e in tanti paesi del mondo, e poi gli aiuti spiccioli e quotidiani, fatti di vicinanza e di contatti diretti.
È stato molto bello vedere la risposta dello scorso anno, in un tempo davvero difficile per tutti; un tempo in cui, forse proprio riconoscendo che, come ci ricorda più volte papa Francesco, siamo tutti sulla stessa barca e che tutto è connesso, sono arrivate moltissime donazioni grandi e piccole, fino a raggiungere la quota inaspettata di quasi un milione e ottocentomila euro.
Così, oltre ai progetti internazionali che ci sono stati proposti dalla Santa Sede e dai conventi e dalle missioni francescane, abbiamo potuto destinare ottocentomila euro per aiutare 440 famiglie colpite dalle conseguenze della pandemia in Italia, alcune piccole imprese e un buon numero di studenti. Vista la quantità delle richieste e vista la risposta di così grande generosità abbiamo messo in piedi, per la prima volta, anche un piccolo ufficio per mantenere i contatti con tutte queste persone, coordinato da fra Alfredo e composto da Francesco e Valentina, che voglio ringraziare per la cura e l’attenzione con cui hanno svolto questo compito delicato di ascolto e di approfondimento delle varie problematiche. E assieme a loro permettetemi di ringraziare fra Enzo, tutto il personale della Rivista e tanti altri, frati compresi, che hanno collaborato in modi diversi.
Da ultimo un grazie alla RAI e a tutte le aziende e i privati che hanno sostenuto e sostengono questa iniziativa, così da permetterci di non usare per l’organizzazione, se non in piccolissima parte, i fondi raccolti. Andiamo avanti allora, con il desiderio che anche quest’anno molte persone possano trovare compagnia nella serata di domani e possano ricevere aiuto grazie alla generosità di tutti.
Il Signore vi dia pace!
fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi