"Francesco istituisce una fraternità: il nome “frati minori” evoca un legame di uguaglianza, di servizio e responsabilità reciproca. La fraternità vive nella concretezza della generosità, dell’essere-in-relazione come valore sociale, in un clima di empatia, di semplicità, di fiducia su cui costruire il modello comunitario. La vita di fraternità evangelica nella logica della povertà e della minorità attirò persone di ogni condizione sociale, rendendole ‘fattivamente’ semplici e attente nei confronti di tutti, soprattutto dei più bisognosi.
Fraternità: ecco la parola chiave che meglio di ogni altra esprime l’esigenza del bene comune. Viva e centrale nella visione francescana, compare secoli dopo nel trinomio ideale e civile della Rivoluzione Francese (liberté - égalité - fraternité), ma delle tre parole è la meno riconoscibile e meno realizzata, pur essendo quella che armonizza libertà e uguaglianza nel rispetto di tutti e di ciascuno" (dal secondo pannello della mostra "Economia fraterna").